Hirpini o Samnites?

La fonte che tratta degli Hirpini in maniera relativamente più ampia, è sicuramente la Geografia di Strabone; Vediamo subito cosa dice il geografo greco (1):
“Seguono poi gli Hirpini, anch’essi di razza sannitica, ebbero nome da un lupo che condusse la colonia; poiché i Samnites chiamano hirpo il lupo. Sono a contatto con i Lucani dell’interno”.
Queste parole di Strabone sono fondamentali, in quanto affermano la consanguineità tra Samnites ed Hirpini e perché danno ragione dell’appellativo di Hirpini dato a questa popolazione.
La stringatezza delle notizie concernenti gli Hirpini nella Geografia di Strabone, trova una spiegazione logica nelle stesse parole del geografo. Infatti la scarsità di notizie sugli stanziamenti delle popolazioni appenniniche dell’Italia meridionale è esplicitamente ammessa da Strabone (2). Egli dice infatti a proposito dei Lucani, che sono così mal ridotti “…come gli stessi Sanniti dai quali essi discendono, cosicché è difficile distinguere gli uni dagli altri gli stanziamenti che si riconoscono come loro propri”.
Vediamo a questo punto affermata un’altra consanguineità che lega Lucani e Sanniti e quindi, conseguentemente, quella tra Lucani ed Hirpini. Il tentativo di individuare e quindi distinguere ancora meglio le popolazioni dell’Italia meridionale risulta ancora più difficile e “La causa è che non esiste più in effetti organizzazione politica di ciascuno dei popoli, né usi particolari riguardanti la lingua, l’armamento, il modo di vestire e cose di questo genere. In ogni caso, del resto, i loro stanziamenti, considerati separatamente ed in dettaglio, sono privi di ogni differenziazione”.
E’ del tutto evidente quindi l’intenzione di Strabone di non voler fare alcuna distinzione, se non di nomi, tra le gentes che abitavano il crinale appenninico della Campania, della Lucania e dell’Apulia. E’ lui stesso che fa questa affermazione, evidentemente raccogliendo un’opinione diffusa circa l’affinità etnica di queste popolazioni. Dice infatti: “Esporremo globalmente ciò che abbiamo raccolto circa i popoli dell’interno, i Lucani ed i loro vicini Sanniti, senza fare distinzioni tra di loro” (3).
E’ chiaro che dicendo Samnites vicino ai Lucani, si riferisce anche agli Hirpini, che si trovano tra questi e quelli. In pratica riconosce e ammette una maggiore somiglianza degli Hirpini con i Samnites. Evidentemente Samnites ed Hirpini non si erano mai differenziati tanto da non essere più considerati etnicamente affini. In pratica gli stanziamenti delle popolazioni in gran parte dell’Italia meridionale, sono visti dalle fonti come una ramificazione successiva da un ceppo unico che possiamo identificare con i Sabini e le fonti risalgano quasi tutte a Varrone. Una volta ammessa e riconosciuta questa identità di origine, non ci meraviglia più il fatto che Strabone si dilunga di più a narrarci l’origine dei Samnites, mentre degli altri, specialmente degli Hirpini, che a noi interessano in modo particolare in questo momento, dice poco. Più avanti Strabone dice: “La più antica gente è quella Sabina, anch’essa indigena. Loro coloni sono i Picentini e i Sanniti e di questi i Lucani, di quelli i Brettii” (4).

NOTE:
Strabone, Geographica, V, 4, 12 = C 250;
Strabone, op. cit., VI, 1, 2 = C 254;
Strabone, op. cit., VI, 1, 3;
Strabone, V, 3, 1.

Questa espressione ci lascia chiaramente arguire che il geografo ha avuto come fonte le idee di un sabino, che voleva a tutti i costi glorificare la propria gente, affermando addirittura che i Romani incominciarono a godere il benessere solo “quando diventarono padroni di questo territorio” (1). Del resto glorificare i Sabini, per Varrone significava glorificare anche i Samnites, in quanto erano stati in grado di resistere tenacemente a Roma, e anche gli Hirpini che, compresi sotto il nome di Samnites, erano stati sicuramente al fianco dei loro conterranei, nell’epica lotta con Roma: e colui che aveva interesse a glorificare la propria gente era Varrone di Rieti (2).
Ritorniamo ancora un momento sulla identità Samnites-Hirpini, secondo quanto afferma Strabone (3). Egli dice infatti che Venosa costituisce il confine tra i Samnites e i Lucani, comprendendovi quindi anche gli intermediari Hirpini. Ancora una volta pertanto Strabone indica col nome di Sanniti anche gli Hirpini, identificandoli addirittura con essi. Lo studioso francese F. Lasserre sostiene che Strabone effettuò realmente un viaggio da Brindisi a Roma, prova ne sia il fatto che egli riporta la misura “rigorousement exacte lue sur le milliaire à Brentésion” (4).
Strabone certamente non aveva notato grandi differenze tra Hirpini e Samnites: quindi gli Hirpini, se stiamo a quello che dice il geografo greco, sono legati più ai Samnites che non ai Lucani. E forse la prova più valida è quella espressione di Strabone che dice : “Circa i Sanniti basti questo” (5). Avendo egli parlato anche degli Hirpini, con questa chiusa ha voluto accomunare le due popolazioni ed anche gli usi ed i costumi dovevano essere assimilati.

NOTE:
STRABONE, V, 4, 12 = C 250;
Cfr. E. T. SALMON, Samnium and the Samnites”, Cambridge, 1967, pag. 32;
STRABONE, VI, 3, 7 = C 282;
F. LASSERRE, Strabon Geographie, Parigi 1967, pag. 183, nota 3;
Strabone, V, 4, 12 = C 250.