LA LAVORAZIONE DELL’ARGILLA NEL TERRITORIO DI CARIFE

L’argilla, diffusa in tutto il territorio del comune di Carife, ha sempre invogliato l’uomo a lavorarla. Abbiamo testimonianze di questa attività a partire già dal VI millennio a. C., come documentano le strutture di combustione o fornaci del Neolitico, rinvenute ad “Aia di Cappitella” (Vedi a tal proposito l’articolo sul sito preistorico di “Aia di Cappitella”, presente su questo sito).
L’attività della lavorazione dell’argilla è durata, senza soluzione di continuità, fino agli anni Ottanta del secolo scorso. Oltre alle più antiche fornaci neolitiche abbiamo infatti testimonianze e resti di fornaci sannitiche e romane. Le fornaci hanno quasi sempre prodotto “ruagne” e vasellame di uso quotidiano, utili e funzionali ad una civiltà pastorale e contadina, e coppi, tegoloni, mattoni e laterizi necessari, nel tempo, per la costruzione di case, ville rustiche e tombe.
Altre motivazioni che hanno favorito questo tipo di attività nel nostro territorio vanno ricercate nella presenza dell’acqua e nella facilità con la quale ci si poteva procurare la legna necessaria per la cottura dei manufatti in argilla. Le fornaci erano presenti su tutto il territorio comunale, centro abitato compreso.
A seguito del terremoto del 1980, in concomitanza con la diminuzione della richiesta sempre più orientata verso prodotti di serie o alternativi, smisero di funzionare anche le ultime fornaci.
Ruderi e tracce più o meno evidenti delle fornaci punteggiano tutto il territorio comunale; due di esse sono ancora ben conservate: si tratta di quella degli eredi di Arturo Forgione e di quella degli eredi di Dionigi Capobianco. Esse andrebbero restaurate o quanto meno salvaguardate, per evitare che scompaia per sempre un’altra testimonianza di un artigianato una volta fiorente, in grado di assicurare reddito a diverse famiglie. Non mancavano nel nostro territorio nemmeno le “carcare”, fornaci in cui si cuocevano le pietre per ricavarne calce. Di esse abbiamo solo qualche labile traccia.
Le “ruagne” che si producevano a Carife raggiungevano anche gli altri paesi limitrofi: giare (f’sin’), ciotole e cecini per l’acqua, “tiani” di creta, quartare, salvadanai (“carusiedd’”), “pignate” per cuocere davanti al fuoco legumi e verdure erano presenti in ogni casa, ricca o povera che fosse.
A chi volesse approfondire questo argomento si suggerisce di leggere, nella rivista VICUM, quanto hanno scritto Padre Riccardo Fabiano e Bruno Salvatore.
Quest’ultimo pubblicò sul n. 2 di VICUM del 1983 l’articolo “LA TERRACOTTA DI CARIFE”.
Padre Riccardo pubblicò sul II° numero di VICUM del 1996 l’articolo “CARIFE, TERRA DEL FUOCO…DELLE FORNACI”.
Oggi, come abbiamo già avuto modo di dire, di tutte le fornaci una volta in funzione nell’ambito territoriale e a ridosso del centro abitato di Carife, sono visibili solo poche e labili tracce, destinate, col tempo, ad essere cancellate completamente.
Non manca chi, con una buona dose di coraggio, ha ripreso con tecniche naturalmente diverse questa attività: Gaetano Branca (“Brancaterra”) costruisce a “Ciaruolo” diverse “ruagne”, laterizi ed oggetti decorativi e lo fa con notevole perizia e gusto artistico.
Presentiamo ora una serie di foto che ci fanno conoscere qualche vecchio fornaciaio, il giovane Gaetano Branca con i suoi prodotti e ciò che resta delle antiche fornaci.

IL FORNACIAIO ANGELO RAFFAELE CLEMENTE CON LA MOGLIE GIOVANNINA SALVATORE

IL FORNACIAIO ANGELO RAFFAELE CLEMENTE CON LA MOGLIE GIOVANNINA SALVATORE

L'ARTIGIANO ANGELO RAFFAELE CLEMENTE AL LAVORO

L’ARTIGIANO ANGELO RAFFAELE CLEMENTE AL LAVORO

L'ARTIGIANO ANGELO RAFFAELE CLEMENTE AL LAVORO

L’ARTIGIANO ANGELO RAFFAELE CLEMENTE AL LAVORO

IL GIOVANE GAETANO BRANCA NELLA SUA  FORNACE

IL GIOVANE GAETANO BRANCA NELLA SUA FORNACE

“PIGNATE” IN ATTESA DELLO SMALTO

“PIGNATE” IN ATTESA DELLO SMALTO

OGGETTI IN ATTESA DI COTTURA

OGGETTI IN ATTESA DI COTTURA

argilla_carife (9) argilla_carife (10) argilla_carife (11)argilla_carife (12)

COPERCHI IN ATTESA DI QUALCOSA DA COPRIRE…

COPERCHI IN ATTESA DI QUALCOSA DA COPRIRE…

TIANI…

TIANI…

argilla_carife (15) argilla_carife (16)

N ATTESA DI ACQUIRENTI

N ATTESA DI ACQUIRENTI

MISERIA E NOBILTA’…

MISERIA E NOBILTA’…

argilla_carife (15)

PRONTI ALL’USO

STIPATI VICINI…VICINI

STIPATI VICINI…VICINI

LA “PIGNATA”

LA “PIGNATA”

argilla_carife (22)argilla_carife (23) argilla_carife (24)

IL SOLE E LA LUNA

IL SOLE E LA LUNA

 PER NON DIMENTICARE…


PER NON DIMENTICARE…

I RESTI DI UNA FORNACE (EREDI ARTURO FORGIONE)

I RESTI DI UNA FORNACE (EREDI ARTURO FORGIONE)

argilla_carife (28)

LA BOCCA DI CARICO

LA BOCCA DI CARICO

CISTERNA PER RACCOGLIERE L’ACQUA PIOVANA

CISTERNA PER RACCOGLIERE L’ACQUA PIOVANA

INTERNO DELLA FORNACE DI CLEMENTE ANGELO RAFFAELE

INTERNO DELLA FORNACE DI CLEMENTE ANGELO RAFFAELE

INGRESSO DELLE FORNACI IN VIA SANT'ANNA (VICOLO)

INGRESSO DELLE FORNACI IN VIA SANT’ANNA (VICOLO)