FIERE, MERCATI E FESTE

Da una deliberazione adottata dal Consiglio il 27.04.1923 si capisce quanta importanza si attribuisse al commercio dei beni prodotti nel nostro territorio. Leggiamo:
“Oggetto: Istituzione di un mercato settimanale in questo Comune.
(Il Sindaco Presidente) Riferisce che dato il vasto movimento commerciale per importazione ed esportazione, che si verifica in questo Comune nel quale primeggia la vendita di olio, vino, derrate, uova, polli, carne macellata ed altro, si rende necessario intensificare tale movimento commerciale con periodico svolgimento a vantaggio del paese, con l’istituzione di un mercato settimanale locale in luogo adatto, che qui non manca; invita perciò l’assemblea a deliberare.
Il Consiglio, considerato che da una tale istituzione se ne avvantaggerà grandemente il commercio locale; considerato che l’affluenza dei forestieri nel Comune per ragioni di acquisti delle produzioni locali e scambio di generi negoziabili si manifesta accentuatamente e consuetudinamente (sic!) in ogni domenica; ritenuto che il locale (!) denominato Largo del Palazzo adatto anche per la Fiera del 2 e 3 Maggio (Festa della Santa Croce, n.d.r.) e del 9 e 10 Agosto (Festa di San Lorenzo, n.d.r.) di vecchia istituzione è adatto allo scopo; con voti unanimi delibera d’istituire in questo Comune il mercato settimanale e fissa per la sua ricorrenza il giorno di domenica; incarica il Sindaco di provvedere alle occorrenti copie sulla prescritta carta bollata di quanto deliberato per essere pubblicato nei comuni limitrofi e per quanto altro occorre in circostanza”.
Oggi il mercato settimanale si svolge il Mercoledì, ma riguarda poco o niente i prodotti locali e non giova certo all’economia del paese.
Per significare e dimostrare l’importanza che la ricorrenza della Santa Croce aveva per la nostra società, riportiamo la deliberazione adottata dal Consiglio Comunale in data 24 Aprile 1924, ad oggetto Contributo per la festa della Santa Croce.
“Il Presidente riferisce che l’antica festa, accompagnata dalla contemporanea fiera sotto il titolo della Santa Croce, è di patronato Comunale, e costantemente deve avere ricorrenza nei giorni 2 e 3 di ogni mese di Maggio. Essa è stata sempre sussidiata dal Comune, il quale nel suo bilancio ne ha stanziato un congruo contributo compatibile, volta per volta, coi bisogni della festa stessa e con l’economia del bilancio. Conviene quindi che nel preventivo di questo corrente esercizio si fissi un fondo di almeno lire 300 per venire in aiuto alle spese della modesta ricorrenza. Il Consiglio compenetrato della convenienza di sussidiare come per tradizioni ha sempre praticato questo Comune, l’antica e rinomata festa della Croce per la cui modesta sollennità (Sic!) si riceve poco rendimento delle oblazioni dei fedeli. Ritenuto che è dovere mantenere il prestizio (Sic!) per non far scemare l’affluenza dei forestieri, che con l’occasione vengono a compiere svariati affari nella fiera che ne riporta il nome, che tanta utilità arreca al commercio ed al paese, all’unanimità delibera che sia stanziata la somma di £ 300 nel bilancio del corrente esercizio alla Categoria 6^, Cap. 3° sotto la voce Contributo del Comune per feste e funzioni religiose e che questa somma sia erogata, dietro giustificata richiesta vistata dalla Giunta Municipale, a favore di chi sottoscrive la richiesta medesima, quale appartenente al Comitato di festa”.
La fiera della S. Croce si è andata affievolendo nel tempo e solo oggi, con tanta buona volontà, si sta cercando di farla risorgere. In occasione della fiera si vendevano sementi ed attrezzi agricoli, animali di vario genere, tra cui porcellini, mucche, asini e muli, “ruagne” prodotte dai fornaciai di Carife, molto richieste dai paesi limitrofi, oggetti prodotti dall’attivissimo artigianato locale e tante altre cose, tra cui i basti per muli ed asini (“Varde”). Con la progressiva meccanizzazione del mondo agricolo e con l’arrivo di oggetti concorrenziali la fiera ha perduto progressivamente d’interesse, fino a scomparire del tutto.